L’altezza è profondità, l’abisso è luce inaccessa, la tenebra è chiarezza, il magno è parvo, il confuso è distinto, la lite è amicizia, il dividuo è individuo, l’atomo è immenso.
Il moto costante della nostra architettura interiore coincide con la rotazione della terra e dei pianeti infiniti. La suggestione permette l’attivazione energetica al cambiamento e la trasformazione del nostro corpo.
L’unicità può essere il prodotto di processi che sono essi stessi comuni a tutta la materia vivente.
C’è qualcosa nel cervello che non distingue la differenza tra noi e gli altri, e anche il riconoscimento delle emozioni sembra poggiare su un insieme di circuiti neurali che, per quanto differenti, condividono quella proprietà “specchio” già rilevata nel caso delle azioni.
Il grado di inclinazione dell’asse terrestre in relazione al sole, la pendenza del nostro cuore rispetto alla gabbia toracica, la disposizione tra gli assi mediani degli occhi e gli assi orbitari.