Si tratta di una comprensione “pre-concettuale” che ci costringe a riconsiderare il significato stesso di comprensione e cognizione, legando più strettamente il complesso delle attività cognitive, come la memoria, la percezione, il linguaggio.
Riflessi d’interno esplora e analizza il punto di bilanciamento tra la dimensione interiore e esteriore dell’essere. I riflessi che restano impressi nel nostro occhio dal mondo esterno, ispirano le riflessioni interiori che analizziamo e a cui ci sottoponiamo costantemente. Riflessi e riflessioni, movimenti esteriori e movimenti interiori
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
C’è qualcosa nel cervello che non distingue la differenza tra noi e gli altri, e anche il riconoscimento delle emozioni sembra poggiare su un insieme di circuiti neurali che, per quanto differenti, condividono quella proprietà “specchio” già rilevata nel caso delle azioni.
Non si possono concepire i molti senza l’uno.